Ndr: Capitolo 20
Hello, lover.
Abbiamo respirato un po’ di libertà e leggerezza nell’ultimo capitolo:
Ero scettica se condividere o no questo capitolo per un motivo molto semplice: è stato scritto il giorno prima di essere pubblicato e, quindi, temevo non fosse perfetto.
Di solito, i capitoli di questo libro magico seguono un filo, sono stati pensati, raccolti, scritti, digeriti, corretti, modificati, totalmente cambiati, arricchiti o asciugati, tutto interamente da me nell’arco di questi mesi. Quindi, vengono pubblicati quando sono maturi e pronti per questo mondo.
Ma lo scorso weekend, mentre guardavo fuori dalla finestra e ripensavo ai cieli d’estate passati, mi sono resa conto di non aver dedicato neanche un capitolo a questa stagione che è appena iniziata e che è sempre stata tra le preferite di Ste. Così, mi sono messa a scrivere rimettendo insieme i ricordi di quella lontana ma luminosa estate del 2009.
Non sarà, quindi, un capitolo strutturalmente e stilisticamente perfetto, perché è stato scritto di getto senza essere poi troppo editato, ma in fondo sono contenta così, perché l’estate è effettivamente così: sorprendete, fugace, ricca, inaspettata, bella senza programmi, perfetta e senza troppi pensieri in testa. Penso che quindi il capitolo rispecchi il senso di tutto questo.
Una parte di me legherà sempre l’immagine di Ste a quel ragazzo pieno di energia che sapeva vivere l’estate a piedi nudi insieme ai suoi amici, in sella al suo motorino, nomade nel vento e nella vita:
Lo vedo avvicinarsi con il cono e la mia coppetta. In estate mi piace ancora di più con indosso quei bermuda un po’ larghi con le tasche, le infradito a scandire il passo che si avvicina e gli occhiali da sole a incorniciare il viso, quel filtro sul corpo che gli rende i capelli più chiari e gli occhi più trasparenti, quel fare così disinvolto che sa di mare aperto.
Una parte leggerissima di me porterà sempre dentro al cuore quegli attimi pieni dell’amore estivo. E quando ci ripenso, tutte quelle sensazioni le sento ancora dentro la schiena:
Le tapparelle sono tutte abbassate per non far passare i raggi e sento che inizia a baciarmi insistentemente, quei tipici baci estivi che sanno di sale e caldo, come un inno alla vita sulle labbra. Ci sdraiamo sul pavimento di marmo con le scarpe ancora addosso e facciamo l’amore circondati da una sensazione di fresco sulla schiena e dentro tutta la testa fin dentro agli occhi. Insieme, possiamo dire o fare quello che sentiamo e mai nessuno lo scoprirà. Mai nessuno capirà.
…Ancora sdraiati su quel pavimento, giro lo sguardo e osservo il cielo oltre la finestra aperta e vedo degli uccelli volare lassù sopra i pensieri, l’erba del prato verde e gialla e gli alberi da frutto immobili nell’aria, e mi sento per un attimo vastamente grata per quel sorriso, quelle scarpe ancora ai piedi, quel tetto che è il cielo e questa cornice che è il mondo. Tutto ha senso. Ogni cosa. Anche il volo degli uccelli.
Ma se c’è una cosa che ha reso quelle estati davvero indimenticabili è la presenza di persone importanti. Quegli amici che erano la famiglia di Ste e che oggi sono la mia. Quei cieli non sarebbero mai stati così azzurri senza la loro presenza, semplicemente perché Ste non sarebbe stato quello che era senza i suoi fratelli di vita.
A loro dico infinitamente grazie, non solo per avermi regalato quegli attimi di libertà condivisa, ma per aver reso Ste la persona che era.
…e tutto si riduce a una corsa a piedi nudi sulla sabbia mentre sulla pelle si appiccica il destino che sa di sale, di libertà e di felicità indelebile. Quella felicità giovanile estiva che non se ne potrà mai andare via da qui, come un lampo fugace di eternità, un tatoo che non ti leveranno mai e che laverà via il pensiero triste del domani che sarà.
È stato bello ed è stato difficile per me sedermi a raccontare quei momenti di felicità pura, perché ti rendi conto che non torneranno mai più, pur continuano a navigare dentro di te:
Accende qualche candela per fare luce e ci mettiamo uno di fronte all’altra, come onde dell’oceano nella notte e mi sembra di sentirlo, il suono calmo dell’oceano. Sento anche il cuore farsi grande e poi sciogliersi piano, ma non per il caldo di questa prima notte d’estate che ha l’odore dei prati bagnati. No, diventa liquido per l’amore che provo per questo ragazzo bellissimo e quel liquido entra dentro ogni parte del mio corpo ora fermo di fronte a lui.
Se ti chiedi come mai hai letto solo metà del capitolo, il motivo è che hai un abbonamento Free: significa che non hai comprato il libro e quindi non hai diritto a leggerlo tutto, ma solo alcune righe. Ma se hai cambiato idea e martedì vuoi leggere ogni parola fino alla fine di quello che verrà, puoi sempre passare a un abbonamento a pagamento:
La canzone di questa settimana l’ho scelta tra le tante possibili per il suo doppio significato:
Significa che l’amore per questi attimi coltivati dentro al cuore, per questi amici che sono la giovinezza ma anche la pienezza del tuo essere adulto, rimarrà per sempre
E significa anche il ricordo di quelle estati senza pensieri che, ogni volta che ci pensi, ti fa sorridere istantaneamente
Riesci a immaginarci? Riesci a vederci su quel motorino, nel vento, nella felicità che non ha una destinazione né orizzonti perché ti accompagnerà dove vorrai, dove sognerai?
Goditi questa estate. Goditi questa stagione, la sua sensazione di verità con solo il cielo come limite. Perché se la vivi davvero, non se ne andrà mai da te.
Ci vediamo martedì.
Buona estate,
With love, Charlotte
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